sabato 2 agosto 2008

Fantastica gita (Avignone-)Barcellona(-Arles) per il 5° superiore!


Voto: 5/5
Pro: Città vivace e particolare, sia come gente che come architettura
Contro: Non tutti i cittadini sono "raccomandabili" (ma dappertutto è così, quindi...)





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Uno dei viaggi che ho preferito, tra quelli che ho fatto, è stato sicuramente quello a Barcellona, dove sono stato nel marzo 2006, per il "viaggio d'istruzione" (come si chiama formalmente!) del quinto superiore.
La particolarità del viaggio non sta tanto nella meta, quanto nel mezzo di trasporto: il pullman...per chi non lo sapesse, sono di Roma, e per arrivare a Barcellona ce ne vuole.

La partenza è stata nella prima mattina del 28 febbraio 2006, verso le 8:30.
Dato che il viaggio è stato lungo, e che devo parlarvi di "Barcellona", non del "Viaggio della speranza verso Barcellona", mi limiterò a buttar giù qualche riga sintetica sul "percorso".
Il viaggio, anche se lungo, è andato bene. Abbiamo effettuato una sosta, come stabilito in precedenza, ad Avignone, dove siamo arrivati intorno alle 22:30.
L'hotel era della catena Ibis. Tolto il fatto che il cibo era un misto di plastica e gomma, il resto dell'albergo non era così male.
Il primo marzo, dopo una buona dormita (dalle 6:30 alle 8:30), e dopo la colazione ovviamente, abbiamo lasciato l'albergo per fare una visita di Avignone. La città è carina e tranquilla. Molto interessante da visitare il Palazzo dei Papi.

Ma a noi interessa Barcellona, quindi continuiamo con il viaggio...

L'albergo, di cui non ricordo il nome, ma mi informerò per farvi poi sapere, è situato in una cittadina a pochi chilometri da Barcellona, chiamata Lloret de Mar. Se avete intenzione di risparmiare sull'albergo, e soprattutto se siete "motorizzati" (cosa un po' difficile però...), così da non aver problemi per arrivare in città in giornata e poi tornare la sera in hotel, io consiglio questo piccolo, ma attrezzatissimo, centro urbano. Turisticamente parlando, è pieno di negozi e luoghi di svago.

Solita dormitona....e siamo al 2 marzo...la mattina è dedicata alla visita del "Barri Gòtic", il quartiere gotico della città, dove sorge la cattedrale, per i pignoli "Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia"...il nome è molto facile da ricordare tra l'altro.
All'esterno c'è un portico quadrato, con al centro un giardino ricco di palme, molto curato.
La cattedrale è, ovviamente, in stile gotico. Al suo interno, senza perdermi in stucchevoli spiegazioni che potrete trovare in ogni guida turistica, segnalo solo le vetrate, coloratissime e di fine fattura (in stile gotico e moderno), ed una curiosità: si dice che il Crocifisso, sopra l'altare, risalga alla battaglia di Lepanto (1571).
Per chi fosse interessato, il prezzo è di 1,20 € a persona; gli orari sono i seguenti:
LUN-VEN: 8 - 12:45 / 17:15 - 19:30;
SAB: 8 - 12:45 / 17:15 - 19:45;
DOM & FESTIVI: 8 - 13:45 / 17:15 - 19:45

Usciti dalla cattedrale, dopo aver fatto un giro tra i vicoletti del Barri Gòtic, ci siamo fiondati su una delle strade principali nei dintorni, dato che ci hanno levato il guinzaglio per mandarci a pranzo.
Un consiglio: non entrate subito nel primo posto che trovate, che magari dà sulla strada principale, dato che il prezzo non sarà proprio economico. Ristoranti della stessa qualità, ma con meno gente e prezzi più modici, sono sparsi all'interno delle stradine secondarie, basta fare qualche metro in più per cercarli. Inutile dire che consiglio di assaggiare la paella, tipico piatto spagnolo.

Dopo aver pranzato, siamo andati al Parco della Ciutadella, davvero grande e particolare, dove trovano posto, oltre a fontane, palme, alberi vari e prati, anche il Palau del Governador e la sede del Parlamento Catalano, il Museo di Zoologia, il Museo di Arte Moderna, un laghetto, la stupenda Cascata e un mammuth di pietra di dimensioni ragguardevoli (ho una foto in cui un mio amico, alto circa 1,80, quindi come me, mi tiene sulle spalle accanto alla statua, e siamo comunque più bassi della gamba del mammuth).
La zona è ben collegata: nei paraggi c'è la stazione della metro, oltre alla fermata di sette differenti linee di autobus.

Al ritorno abbiamo potuto vedere l'imponente statua dedicata a Cristoforo Colombo, chiamata "Mirador de Colom", che poggia su una grande colonna, alta 60 metri, in ferro e pietra. Il monumento è all'inizio (o alla fine, questione di punti di vista...) della Rambla (di cui parlo tra poche righe), a pochi metri dal porto antico.

Dopo aver..."risposato" (?!?), la mattina del 3 marzo ci avviamo verso la Sagrada Familia, forse la più famosa tra le opere dell'architetto Antoni Gaudì, di cui la città è piena.
La chiesa, ancora in costruzione, è avvolta nel "simbolismo": ognuno dei suoi dodici campanili ha un significato, così come le sue facciate, i suoi portoni ed ogni altro dettaglio.
È un monumento unico al mondo, e perciò ve ne consiglio non solo la visione, ma anche la visita (a pagamento). Il costo dell'ingresso è di 8 €, gli orari 9 - 18 (da ottobre a febbraio), 9 - 20 (da marzo a settembre).
Non vi aspettate assolutamente, una volta entrati, la classica visione che si ha quando si entra in una chiesa storica: vedrete strutture metalliche, teloni in plastica, materiali edili, frutti e animali scolpiti in mezzo agli operai che lavorano, ...
Insomma: non essendo finita, tutto ciò dovrebbe essere scontato...eppure si sente ancora gente che, una volta uscita, si lamenta e si esprime con frasi del tipo "ma ho pagato 8 euro per vedere una cosa che non è neanche finita?!?". Il mio consiglio è di entrare...se siete in forma, salite sulle torri facendo le scale (sappiare, però, che perderete un paio di taglie così facendo...); altrimenti prendete l'ascensore, sul quale non sono però informato (ho scelto l'opzione 1).
Salendo per le scale, dalle finestrelle lungo il percorso si propongono degli scorci molto belli della città. Una volta in cima, si ha la visione della città vista dall'alto. Tanto per informarvi...quell'incrocio tra un grattacielo e una palla da rugby ha un nome: Torre Agbar (se cercate le foto su internet capirete il perchè, basta vedere la sua forma...).
Una piccola curiosità...in "versione notturna", la Torre ha una colorazione particolarissima: alla base le luci che la illuminano sono rosse, poi sfumano sul lilla ed, infine, blu. Lo so perchè ci siamo passati davanti con il pullman la sera stessa, al ritorno in albergo.

Ma non andiamo troppo avanti, non siamo ancora arrivati al pranzo...
Dopo aver mangiato (stavolta al McDonald's...avevamo poco tempo!), ci siamo dedicati allo shopping: la zona nei dintorni è piena di negozi, in quanto la Sagrada Familia attira molti turisti. Segnalo, tra i tanti, un negozio ufficiale del Futbol Club Barcelona (...non ho sbagliato a scrivere "football" eh!): non è molto grande, però fornitissimo. Parlando di prezzi...diciamo che la qualità si paga, ma i costi sono simili ai negozi in Italia: io per una smanicata in tessuto antisudorazione (la divisa di allenamento della squadra) ed un cappellino con visiera con lo stemma del club ho speso poco meno di 60 €.

Nel pomeriggio, ci siamo diretti verso l'Eixample, il quartiere modernista di Barcellona. Qui l'atmosfera è resa unica da due opere, se così possono essere definite, ancora una volta del genio Gaudì: Casa Milà, detta anche "La Pedrera", e Casa Batllò. Entrambe danno su Passeig de Gràcia, la strada principale del quartiere, e non sono molto distanti tra loro.
Voglio essere poco parziale stavolta: se la prima è una gran bella "casa" (perchè stiamo parlando di due abitazioni vere e proprie), la seconda è strepitosa.
La sua facciata, dalle forme ondulate, è ricoperta di lucenti mosaici di ceramica.
Io consiglio vivamente di entrare (il prezzo è di 10 €, audio-guida compresa, ma poi ho un appunto da fare successivamente).
L'arredamento interno è composto principalmente in legno, lavorato mediante tecniche lunghe e complicate che vi saranno spiegate dall'audio-guida. I vetri delle porte sono tondeggianti e colorati, i lampadari danno più sul classico...a raccontarla così, penserete sia un "accrocco" di stili e materiali. In effetti, non ho la competenza sufficiente per spiegare un'opera di questo tipo, quindi vi consiglio la visita!
Un appunto sul prezzo del biglietto: non so se abbiano di recente integrato la visita alla casa vera e propria con quella al terrazzo...se così non fosse (e nel 2006 non era così), dovrete pagare un 50% in più (intorno ai 15 € insomma). Io purtroppo non ho visitato il terrazzo per un semplice motivo: ci era stato dato un tempo massimo per visitare la casa (diciamo intorno ai 45 minuti), che tutti abbiamo rispettato...tranne una professoressa di un'altra classe che, molto simpaticamente, se ne è fregata, lasciando un gruppo di una sessantina di persone di fronte a Casa Batllò, mentre lei visitava la parte restante che noi poveri mortali non abbiamo avuto il tempo di ammirare. A saperlo prima, un giro me lo sarei fatto...
Posso solo dirvi che, vedendo le foto sul depliant, sul terrazzo ci sono dei comignoli coloratissimi e particolari...chi può andare vada!

Ora...saltata la visita al museo del Camp Nou, lo stadio del Barcellona, per colpa di una persona a caso che ha passato troppo tempo in Casa Batllò (indovinate chi?!?), ci dirigiamo verso la parte più colorita e particolare della città (parlando della gente che la popola): "Las Ramblas", la strada che collega il centro vero e proprio della città, Plaça Catalunya, alla Statua di Colombo, nel quartiere di Barceloneta.
Las Ramblas è piena, oltre che di negozi, anche di artisti di strada che si esibiscono nelle imitazioni dei più disparati personaggi...potrete ammirare Michael Jackson (in versione completamente dorata), un vichingo, un uomo di marmo che gira in bici con il suo amico scheletro, un cowboy e molti altri personaggi così strani che non sono neanche in grado di descrivere.
Dopo questa giornata, non proprio leggera, si torna in albergo.
Visto che siamo qui in albergo (!), vi specifico che nei dintorni c'era una discoteca piccola, ma molto carina, dal prezzo decisamente economico: per 7 € avevamo entrata e due consumazioni. Il venerdì, inoltre, era "Serata Sangria", quindi per la stessa cifra ci hanno offerto anche un buono per una sangria. A Roma per 7 € ti danno un cocktail, spesso e volentieri in un bicchiere di plastica...spero di aver reso l'idea!

Ormai è inutile dire la durata della dormita...quindi: 4 marzo.
Lasciamo l'albergo, con tanto di valige, e con il pullman ci dirigiamo verso nord, restando comunque sulla Costa Brava. La destinazione è Figueres, una cittadina dove si trova uno dei più famosi musei di Salvador Dalì.
Il prezzo è intorno ai 5 €, ma stavolta non so dirvelo con certezza. Spendeteli pure, ne vale la pena. Il museo contiene opere particolarissime e molto diverse tra loro. In un paio d'ore avrete visitato tutto per bene.
Il ristorante di fronte non vale molto e, anche se il prezzo non è esagerato, il servizio è scadente, quindi se potete spostatevi.

Ripartiamo dopo pranzo ed arriviamo ad Arles, in Provenza, nel tardo pomeriggio.
L'albergo era molto accogliente a giudicare dall'aspetto. Addirittura camere quadruple a due piani, pulitissime e spaziose.
Il personale, però, era di una scortesia inimmaginabile. Non sto a descrivere i particolari in quanto, oltre a non ricordare il nome dell'albergo, è "un tantino" distante da Barcellona...insomma andrei ampiamente fuori tema!

Dopo il riposo, ancora una volta minimo, e dopo non aver sentito la sveglia la mattina, anche se in camera eravamo una decina di persone (quindi una ventina di orecchie in totale), ci avviamo verso casa.
Ritorno a Roma il 5 marzo, in tarda serata.

Devo dire che la gita è stata divertentissima, oltre che molto bella in quanto a luoghi visitati.
Unico rammarico è non aver visitato Park Güell, del solito Gaudì, che comunque vi segnalo.
A chi pensa che siamo stati pazzi a preferire il pullman all'aereo do ragione, ma se potessi tornare indietro sono certo che sceglierei di nuovo il primo dei due!
La conclusione è scontata: vi consiglio di visitare Barcellona e dintorni.

P.S.: confesso che per alcuni nomi ho chiesto aiuto a Google...però sono stato onesto, no?!?
P.P.S.: appena trovo il nome dell'albergo a Lloret de Mar lo aggiungo a questo rapporto, con tanto di caratteristiche ed opinioni.

Grazie per la lettura! Stavolta è stata dura scrivere tutto ciò!!! Ciao a tutti! -Daniele-

venerdì 9 maggio 2008

Bulgari Blu: un ottimo profumo da donna

Voto: 5/5
Pro: Ovvio...la fragranza è molto buona
Contro: ...diciamo nessuno...




Buongiorno! Eccomi con un'altro rapporto su un profumo...ma stavolta da donna!
Nessun errore...il fatto è che, oltre a me e mio padre, in casa abitano anche mia madre e mia sorella. Non hanno una mensola fornita come la nostra, però la qualità è comunque molto buona...

Ma veniamo ora al rapporto vero e proprio!

Il profumo, del 2000, ha diversi flaconi: ad esempio, quello che "gira" a casa mia non è nel classico cristallo blu opaco, dalla forma quadrata e slanciata, bensì in una confezione in plastica e metallo, blu e argentata, dalla forma tonda...immaginate una ruota, per rendere l'idea! Questa si divide in due parti: quella leggermente più piccola è il tappo; il profumo è nella sezione più grande.
In ogni caso, a prescindere da quale delle due si acquista, il profumo si presenta sempre in modo elegante. Ottimo, quindi, per un regalo formale.

Ora la solita "lista", con relative spiegazioni, riguardo la composizione del profumo:

• TESTA (il primo impatto del profumo: si sente subito dopo averlo applicato sulla pelle e dura una decina di minuti): bergamotto & zenzero;

• CUORE (subentra quando svanisce la testa: è la vera essenza del profumo, che in genere dura dalle 4 alle 6 ore): wisteria & fiori di lino;

• FONDO (ultima fase del profumo, quando svanisce il cuore): acacia, vaniglia, muschio & sandalo.

Dato che mi sono informato in proposito...vi comunico che la "wisteria", altro non è che il glicine, un arbusto rampicante.

Parlando di formati...sono tre: 25, 40 e 75 ml; i prezzi, rispettivamente: 36 €, 52 € e 71 €.
Considerando che, andando a vedere il prezzo al litro, possiamo tranquillamente paragonarlo ad un vino pregiato dell'Ottocento, non do consigli su quale dei tre è meglio comprare...vedetevela voi con le vostre tasche!
Inoltre, tanto per chiarire...non ho messo il prezzo tra gli svantaggi per due motivi fondamentali:

1• non stiamo parlando di generi di prima necessità: se uno può permettersi di comprarlo, buon per lui, altrimenti vivrà benissimo anche senza Bulgari Blu. Quindi il secondo...
2• se il prodotto fosse stato scadente, o se comunque non avesse giustificato il prezzo, avrei di sicuro tralasciato il primo punto per mettere il prezzo tra i "contro"...ma non è questo il caso.

Il profumo, pur essendo serio ed elegante, risulta fresco e delicato all'olfatto. Non credo ci sia un'età più indicata...così come una stagione o un'ora della giornata. Ideale per chiunque, dovunque ed in ogni momento.

Consiglio il prodotto a tutte le donne di qualsiasi età. Solo una precisazione: a chi cercasse un profumo molto sensuale, sento di dover dire che non è questa la caratteristica principale di Bulgari Blu...anche se stiamo parlando di un'essenza tutto sommato intrigante, credo che in questo caso forse sia più indicato qualcosa sul genere Dior (vedi Pure Poison, per dirne una...).

Se volete un profumo ottimo per ogni occasione, avete trovato il prodotto giusto per voi!

Grazie per l'attenzione e al prossimo rapporto! -Daniele-


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